20/11/2015
Con 440 miliardi di euro di fatturato, la Cina rappresenta il primo mercato al mondo per prodotti alimentari, con un tasso di crescita del 30 per cento fra il 2009 e il 2014. La Repubblica popolare è anche tra i primi produttori di sementi e di alimenti lavorati. Le prospettive di crescita dipendono dall’aumento dell’urbanizzazione e del reddito delle famiglie che, con l’impiego delle tecnologie digitali, avranno accesso a prodotti importati e di alto valore anche in zone fino a poco tempo fa considerate remote e depresse. Tuttavia la differenziazione geografica del mercato è evidente e si ripercuote sulle caratteristiche della rete di distribuzione, ancora troppo sbilanciata a favore delle zone costiere più ricche. La complessità del mercato cinese richiede ai produttori stranieri di individuare con precisione i maggiori centri produttivi e di lavorazione degli alimenti, oggi presenti soprattutto nei granai del Nord–est, nelle pianure a cavallo fra Henan e Shandong e nelle fabbriche del Zhejiang e del Jiangsu. La crescente domanda di alimenti sicuri da parte dei consumatori cinesi funge da stimolo all’importazione di prodotti finiti e allo sviluppo delle tecniche di conservazione degli alimenti freschi. Infine, lo sviluppo della meccanizzazione agricola, come previsto dal Tredicesimo Piano Quinquennale, sta già trainando la domanda e la produzione locale di macchinari agricoli.
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